
Cash flow, ecco ciò che devi sapere
Spesso gli imprenditori, anche quelli più illuminati, faticano a comprendere come mai nonostante il fatturato importante della loro azienda, non siano in grado di far fronte agli impegni finanziari, dovendo quindi rivedere al ribasso le stime di crescita e i progetti.
La liquidità è fondamentale per garantire la continuità aziendale, ed essa dipende da molte variabili che sono assolutamente slegate dal semplice fatturato. Lo stato finanziario reale dell’azienda lo si può misurare attraverso un solo strumento, ovvero il cash flow.
Spesso si è portati a pensare che il cash flow sia semplicemente l’utile generato dall’azienda, ma in realtà non è affatto così. Appare evidente infatti che l’utile è un calcolo che si ottiene tra la differenza di ricavi e costi, ma non tiene affatto conto di quanta liquidità effettiva entra ed esce dalle casse aziendali.
In questo articolo vedremo cos’è il cash flow spiegato da Giuseppe di Domenico, come si calcola e, soprattutto, come gestirlo.
Che cos’è il cash flow?
Detto in poche parole, il cash flow misura il modo in cui la liquidità aziendale cambia in base ai risultati che l’azienda ottiene e, di conseguenza, in base alle decisioni prese considerando investimenti e fonti di finanziamento.
Insomma, è quasi superfluo dire che il cash flow è uno degli indicatori più importanti di cui devi tenere conto in merito alla gestione della tua attività. Infatti il cash flow indica la quantità di denaro liquido che è attualmente a disposizione dell’azienda. Ma non solo, indica anche in che modo l’azienda incassa e spende i soldi.
Il cash flow aziendale è dunque un indicatore di straordinaria importanza che ogni imprenditore deve monitorare, altrimenti il rischio è quello di andare avanti con l’attività aziendale senza però effettivamente sapere quali sono le disponibilità reali.
Per controllare tutta la gestione aziendale è essenziale conoscere il cash flow, in quanto questo è in grado di influenzare in maniera significativa l’andamento dell’azienda, decretandone il successo o il fallimento.
Come calcolare il cash flow?
Per calcolare il cash flow occorre fare un’operazione estremamente semplice, infatti il dato si ottiene calcolando la differenza tra entrate e uscite in un certo periodo di tempo, tutto qui.
Inoltre, puoi utilizzare un metodo di calcolo rapido che è la soluzione che ti permette di avere un riscontro praticamente immediato. Per farlo dovrai sommare al reddito gli ammortamenti, la differenza del Tfr, dei crediti e dei debiti.
In alternativa è possibile utilizzare un metodo integrale, si tratta ovviamente di una tecnica molto più precisa e che richiede un’analisi estremamente dettagliata del rendiconto finanziario. Quest’ultimo non è altro che uno schema di bilancio il quale riporta le variazioni dei flussi di cassa.
Grazie a questa analisi sarai quindi in grado di capire se l’azienda può garantire una certa continuità, facendo fronte ai vari impegni e alle scadenze in essere. Inoltre, ti aiuta a comprendere meglio il motivo per il quale può capitare che il bilancio è in utile ma la liquidità a disposizione è praticamente zero.
Come gestire il cash flow
Gestire il cash flow è una parte fondamentale di tutto il processo e in questo caso occorre avere competenze e una visione strategica ad ampio raggio.
La prima cosa che devi fare è avere un budget di tesoreria, ovvero una stima dei flussi di cassa in entrata e in uscita. Inoltre è bene tenere sotto controllo lo scadenzario relativo a perdite ed entrate e, infine, devi avere un completo sistema di controllo della gestione aziendale.
Ci sono vari modi per migliorare il cash flow, il primo di tutti è quello di creare un margine importante sulle tue vendite, cercando inoltre di dilazionare quanto più possibile tutte le uscite previste. È essenziale prendere delle decisioni strategiche sagge andando a modificare, per esempio, le condizioni di acquisto dei prodotti dai fornitori, i pagamenti e quant’altro.