Torre Lapillo, chilometri di spiagge spettacolari

Una lunghissima insenatura, di sabbia finissima, dove immergersi in acque fresche e trasparenti, godendo del paesaggio e della bella macchia occhieggiante dalle dune: questa è Torre Lapillo; stazione balneare e piccola frazione di Porto Cesareo. A pochi chilometri da quest’ultima, la prima è racchiusa fra Punta Prosciutto a settentrione, e Torre Chianca a sud.
Dalla vecchia Torre alle memorie di un antico insediamento
La sua Torre maestosa, di San Tommaso, tra le più grandi del Salento, riposa guardando le onde, mentre l’altra sua facciata, verso l’interno, rivela un’imponente scalinata sorretta da tre archi, di cui l’ultimo aggiunto postumo (soppiantando il vecchio ponte levatoio). In passato, essa comunicava con Torre Chianca e Torre Castiglione.
La prima è sita su un tratto di mare piuttosto particolare, in virtù di alcuni ritrovamenti di carattere storico-archeologico: immerse a bassa profondità, difatti, alcune colonne d’età romana giacciono sul fondale; mentre, non molto distante, in località Scalo di Furno, gli scavi hanno riportato alla luce la storia di un antichissimo villaggio, centro di produzione della ceramica.
Fasce umide e fenomeni carsici nell’ampia area delle riserve naturali
Della terza sentinella, Torre Castiglione, purtroppo rimangono solo poche rovine, al limite di una ridente cala.
Posta a nord di Torre Lapillo, quest’area presenta alcuni bacini in prossimità della zona Padula Fede (da “padula”: palude), tra i quali Bacino Grande e la Spunnulata. Con l’ultimo termine, derivante dal dialetto locale, ci si riferisce a una depressione del terreno, tipica di un contesto carsico qual è quello salentino, modellato da corsi d’acqua sotterranei, dall’azione del mare, in forme e cavità affascinanti; ambiti privilegiati per alcune specie vegetali ed animali. L’importanza di questi fenomeni erosivi e conseguenti ecosistemi naturali è elevata: tra l’altro ci si trova nella più ampia “Area Marina Protetta”, istituita nel 1997, il cui fulcro è rappresentato da Porto Cesareo; mentre un altro parco di rilievo, la “Riserva Naturale Orientata Regionale Palude del Conte e Duna Costiera”,insiste nel territorio fra Punta Prosciutto e Torre Colimena – accompagnata dall’ulteriore area protetta “Saline dei Monaci”.
Accoglienza turistica e appuntamenti culturali
Una volta dato conto delle bellezze naturali di Torre Lapillo e dintorni, è il caso di fornire alcune informazioni riguardanti i luoghi del ritrovo e le strutture ricettive in genere. Come buona parte delle località salentine, Torre Lapillo offre servizi d’accoglienza turistica – tra i quali, nelle vicinanze, maneggio e camping – e ritrovo; oltre ad appuntamenti estivi – in merito alle festività, si segnalano le celebrazioni per la Madonna dell’Assunta, a metà agosto. Nondimeno, è possibile godere delle iniziative promosse nelle località limitrofe, visitando la vicina Porto Cesareo (celebri i lidi e isola dei Conigli), e altri comuni della zona, dove poter ammirare monumenti e prendere parte a sagre, festività e serate culturali.
Per i centri vicini, a spasso fra meraviglie storiche
Ecco, quindi, una sintetica guida di massima, dalla quale trarre spunto per organizzare un più ampio tour per la bella terra d’Arneo. I comuni considerati sono solo alcuni di quelli più prossimi alla località marina; per cui, al viaggiatore piena autonomia nel diversificarne i percorsi.
Si comincia quindi da Leverano, appellata “città dei fiori” in virtù del suo mercato floristico. L’alta Torre federiciana, alta 28 metri, riveste indubbiamente un posto di rilievo fra i suoi beni culturali. Tra le altre opere architettoniche degne di nota figurano le diverse Chiese, fra cui la Chiesa matrice della Santissima Annunziata, quella della Madonna delle Grazie, e Santa Maria dei Greci.
Proseguendo nella vicina Veglie, si menzionano la Cripta rupestre della Madonna della Favana, risalente al IX-XI secolo, ricca d’affreschi, e il Frantoio ipogeo cinquecentesco di Largo San Vito.
Continuando, nel comune di Copertino, numerosi sono gli edifici sacri, nonché antichi palazzi del centro storico (delle famiglie Ventura, Pappi, Prence, Diez-Capozza-D’Ambrosio); di alcuni dei quali sono rimasti solo i bei portali. In particolare, si ricorda il superbo Castello normanno-angioino, e, a pochi chilometri dal centro abitato, il Santuario di Santa Maria della Grottella – con convento francescano e spoglie di San Giuseppe da Copertino, “il santo dei voli”.