Resine epossidiche: cosa sono e per cosa vengono utilizzate

Le resine epossidiche sono, al momento, tra i materiali più ricercati: sono tantissimi i video in cui queste vengono utilizzate per fare molteplici cose. Chi è esperto può davvero fare qualsiasi cosa con questo tipo di sostanze.
Le resine epossidiche sono note per le loro forti qualità adesive e indurenti, rendendole un prodotto versatile in molti settori. Offre resistenza al calore e alle applicazioni chimiche, rendendolo un prodotto ideale per chiunque necessiti di una forte tenuta sotto pressione.
Le resine epossidiche sono anche un prodotto durevole, che può essere utilizzato insieme a molti altri materiali, tra cui il legno, i tessuti, il vetro, la porcellana o il metallo. È importante notare, tuttavia che la resina epossidica non è considerata resistente all’acqua. Ripetute condizioni di umidità o bagnarla più e più volte potrebbe causare un deterioramento nel tempo che influisce sulla sua durata.
Uno degli usi più comuni della resina epossidica è per scopi adesivi. Questo perché le forti proprietà dell’epossido consentono adesivi strutturali e tecnici. Comunemente, la resina epossidica viene utilizzata nella costruzione di veicoli, snowboard, aerei e biciclette.
Ma gli adesivi epossidici non si limitano alle sole applicazioni strutturali. In effetti, possono essere utilizzati praticamente in qualsiasi situazione. In generale, può diventare flessibile o rigida, variando nelle opzioni opache e trasparenti.
La resina epossidica viene anche utilizzata nella produzione di isolanti, motori, trasformatori e generatori. Poiché le resine epossidiche sono isolanti fantastici e offrono protezione da polvere, umidità e cortocircuiti, rimangono una delle sostanze primarie utilizzate anche nella creazione di sistemi elettronici.
Conosciuta come “verniciatura a polvere”, la vernice epossidica si trova su molti articoli per la casa come asciugatrici, lavatrici, stufe e simili. In genere, questo tipo di vernice viene utilizzato in contesti più commerciali.
Con una pulizia dell’acqua e un rivestimento resistente e protettivo, la vernice epossidica è un’opzione eccellente per gli apparecchi. Allo stesso modo, la ghisa, la fusione di alluminio e l’acciaio fuso sono anche altri metalli che funzionano bene con questa particolare verniciatura.
Molte persone che hanno a che fare con questo prodotto potrebbero avere,specialmente all’inizio, alcuni problemi e quindi andiamo ad analizzare in maniera approfondita la sua modalità di uso.
Dosaggio e preparazione della resina
Parlando del dosaggio dobbiamo considerare che essendo un bi-compenente la resina ha bisogno di due flaconi:in uno sarà presente la resina a e in un altro ci sarà invece l’indurente b. Quindi per un dosaggio preciso sarà necessario avere sia un contenitore dove unire i liquidi e anche una bilancia elettronica per pesare i grammi.
Un consiglio utile per non fare i errori con il dosaggio è quello di mettere la quantità necessaria di resina nel primo contenitore,cercando però di ottenere una cifra tonda in grammi:cosi facendo sarà molto più facile capire la quantità di indurente da aggiungere!
Invece parlando della preparazione sono poche le cose da considerare:nel momento in cui si comprende come dosare la resina bisognerà poi ricordarsi di mescolarla senza seguire sempre la solita direzione e per almeno 3 minuti.
Anche il fattore tempo è importante:infatti mescolare la resina solo per pochi secondi si rivelerà un errore in quanto risulterà poco omogenea a livello molecolare e anche opaca in alcune parti.
Durezza e tonalità della Resina
Per quanto riguarda la durezza della resina dipende da vari fattori:temperatura di catalisi, formulazione e tempo di riposo. La resistenza della resina aumenta nel corso del tempo e in genere fino a 5 giorni e quindi anche se dopo le prime 24 ore può apparire morbida non c è da preoccuparsi.
Infine ricordiamo che la resina tenderà ad avere una tonalità ambrata nel caso in cui verrà esposta al sole:il tempo dipenderà dal suo spessore e dal suo colore di base.