Fornitura luce per quando è attesa la fine del mercato tutelato
22/09/2020 By Francesco Brici Non attivi

Fornitura luce: per quando è attesa la fine del mercato tutelato?

Chiunque al giorno d’oggi ha a disposizione numerosi strumenti per cambiare il proprio contratto di fornitura luce, gas o internet e trovarne uno più conveniente. Prima di sottoscrivere un nuovo contratto consigliamo comunque di leggere l’approfondimento di Che tariffa.it sulla fine del mercato tutelato, ma al di là di questo le possibilità non mancano.

È infatti possibile risparmiare sul prezzo finale, oppure passare ad un gestore di energia che operi attraverso fonti rinnovabili. L’importante però è stare attenti, prima di firmare qualsiasi cosa, alla tipologia di mercato a cui l’offerta selezionata fa riferimento. Che differenze ci sono tra mercato libero e mercato tutelato? Quando è destinato a finire quest’ultimo? Vi daremo tutte le risposte a queste e tante altre domande nei paragrafi a seguire, prendendo come esempio la possibilità di cambiare la fornitura luce.

Che differenza c’è tra mercato libero e tutelato?

Ipotizziamo dunque che ci sia la volontà di interrompere il proprio contratto di fornitura luce per trovare qualcosa di migliore. Questa evenienza può uscire in caso di trasferimento, cambio di residenza o semplicemente dalla volontà di risparmiare qualche soldo, e le possibilità certamente non mancano. Ad oggi è possibile però dividere tutte le offerte sul mercato in due gruppi principali: quelle appartenenti al mercato libero e quelle che fanno riferimento al mercato tutelato.

Che differenza c’è tra queste due modalità di fornitura? In un regime di mercato libero, il prezzo della materia energetica è gestito in modo completamente autonomo da ciascuno dei singoli fornitori. Così facendo, sarò possibile per questi ultimi intervenire in modo più incisivo sul prezzo finale della bolletta, modificando in base alle circostanze l’importo totale da pagare e potendo garantire al cliente prezzi più competitivi e promozioni più attraenti.

Il mercato tutelato, invece, vede tutti i fornitori al suo interno dipendere dal prezzo della materia prima stabilito dall’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente), ogni 90 giorni. Questo ente terzo si occupa di mantenere stabile la quotazione e di aggiornarla periodicamente in base alle oscillazioni del mercato, garantendo agli utenti finali un prezzo (seppur leggermente più alto) soggetto a minori variazioni sul lungo periodo.

Sebbene ad una prima occhiata possa sembrare che entrambi questi regimi siano più o meno sullo stesso livello, almeno considerando i pro e i contro, nel giro di qualche anno la situazione cambierà in modo significativo, con il passaggio dell’intero mercato alla liberalizzazione.

Per quando è attesa la fine del mercato tutelato?

Salvo ulteriori slittamenti, il mercato a regime tutelato (sia per la fornitura luce sia per quella gas) sarà definitivamente interrotto a partire dal primo gennaio 2022. Questo processo in realtà è in corso da anni, fin dal Dl. N. 79 introdotto nel 1999 (noto come decreto Bersani). Da allora, la progressiva liberalizzazione del mercato è andata avanti, con una fine prevista, appunto, tra circa 15 mesi.

Per tutti gli utenti che ad oggi sono ancora iscritti ad un contratto di fornitura del mercato tutelato, se non dovessero entro un certo periodo passare al mercato libero finirebbero nel cosiddetto mercato di salvaguardia clienti domestici. Questa fase intermedia permette a tutti i contribuenti presenti (circa il 57% delle quote di mercato) di avere una transizione agevolata al nuovo mercato libero, per evitare un taglio netto della fornitura o degli intoppi a livello burocratico.

Quali sono i motivi di questa interruzione?

Principalmente le motivazioni che hanno portato a questo processo di liberalizzazione della fornitura luce e gas sono due: l’aumento della concorrenza e la ricerca di una maggiore sostenibilità ambientale.

Entrambi i motivi in realtà sono collegati tra loro, nella speranza della creazione di un circolo vizioso in cui i fornitori, alla ricerca di nuove soluzioni per fornire energia più pulita e a minor costo ai propri clienti, inneschino una competizione fondata sulla ricerca di nuove soluzioni tecnologiche. Questa dinamica si sta a tutti gli effetti verificando, come testimonia l’aggiunta, di anno in anno, di un numero sempre maggiore di fornitori sulla scena, concorrenti per la maggior parte sulla produzione di energia da fonti rinnovabili.

I vantaggi del mercato libero

Quali sono dunque i principali vantaggi per gli utenti in un regime di mercato libero? Prendendo sempre come esempio un’ipotetica bolletta della luce, sarà possibile tramite appositi comparatori valutare in un unico elenco tutte le migliori proposte sul mercato, ordinate in base a variabili come prezzo o percentuale di sconto.

A livello puramente pratico, i due benefici principali del mercato libero per una fornitura luce sono la possibilità di risparmiare economicamente (sia grazie ad un prezzo della materia prima energia tendenzialmente minore che grazie alla maggior facilità con cui i fornitori possono proporre sconti e promozioni) e la maggior varietà delle offerte a disposizione. A quest’ultimo punto in particolare è importante prestare attenzione: potendo inserirsi con maggiore facilità sulla scena, sempre più compagnie stanno proponendo soluzioni per venire incontro davvero a tutte le possibili esigenze dei clienti, assecondando la volontà di persone che, fino a qualche anno fa, sarebbero rimaste a mani vuote o con un contratto non soddisfacente.